CHITARRA ELETTRICA
La CHITARRA FOLK è uno strumento musicale per l’esecuzione di brani di musica moderna, blues, folk, rock e, in genere, di musica leggera. Si può suonare in modi diversi: con la mano, con il plettro (per l’accompagnamento e per l’arpeggio), o anche con le singole dita, per arpeggiare, stile denominato fingerpicking o fingerstyle.
Generalmente le corde sono di metallo e di vari spessori, per ottenere un suono deciso con bassi profondi e ricco di armonici. Spesso – ed erroneamente – la chitarra folk viene indicata come chitarra “acustica”, anche se letteralmente per chitarra acustica va indicata ogni chitarra concepita per suonare principalmente attraverso la semplice rifrazione acustica, senza dunque l’ausilio di amplificatori a corrente elettrica.Molto del suono di una chitarra acustica è dato dal legno utilizzato per la cassa di risonanza.
Generalmente comunque la stragrande maggioranza delle chitarre che si trovano sul mercato e nei negozi non sono fatte di legno massiccio (o “massello” come si dice nel campo degli strumenti musicali) ma in legno di bassa qualità con un laminato diverso sulla superficie, specialmente riguardo a fondo e fasce (la tavola armonica è invece la parte considerata più importante, e dunque più raramente è fatta in laminato).
La CHITARRA ELETTRICA è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up. Il suono viene quindi prelevato all’uscita dello strumento e convogliato in un amplificatore acustico affinché il suono dello strumento sia reso udibile. Appartiene alla famiglia degli strumenti cordofoni. La storia della chitarra elettrica inizia quando si avvertì l’esigenza di uno strumento che avesse alcune caratteristiche proprie della chitarra (specialmente per quanto attiene alle modalità di esecuzione), ma che potesse suonare insieme agli altri senza esserne sovrastato dal volume di suono. Con la nascita di orchestre jazz e blues, ci si rese conto del problema della limitata amplificazione delle chitarre acustiche. Diversi costruttori cercarono di ovviare al problema costruendo strumenti che consentissero un volume maggiore, con una tonalità simile a quella della chitarra classica. Lloyd Loar progettista alla Gibson dal 1920 al 1924 condusse i primi esperimenti mediante l’adozione di rilevatori in prossimità delle corde.
Il concetto di chitarra elettrica deve però molto alle intuizioni di Adolph Rickenbacker, che nel 1931 realizzò il primo pick-up elettromagnetico (un dispositivo elettronico in grado di trasformare le vibrazioni delle corde in impulsi di tipo elettrico) ed iniziò ad applicarlo ai normali strumenti acustici, creando una chitarra hawaiana elettrica chiamata frying pan guitar in due modelli (A22 e A25). Nel 1935 la Gibson inizia la produzione del modello ES 150, una chitarra con cassa di risonanza e aperture a “f” sulla tavola e un unico pick-up. Il modello riscosse un grande successo. Finalmente la chitarra, grazie all’amplificazione, poteva inserirsi meglio nelle formazioni del tempo, senza essere sovrastata dal volume degli altri strumenti.
ASCOLTA LA CHITARRA ELETTRICA
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